La biodiversità è la diversità della vita in tutte le sue forme. Racchiude le diverse specie di organismi viventi ed il loro patrimonio genetico, nonché i vari habitat.
Sai che le pratiche dell’ agricoltura biologica contribuiscono a proteggere la biodiversità?
Vari studi affermano che aziende agricole biologiche ospitano il 30% in più di specie e il 50% in più di individui rispetto alle aziende non biologiche.
In particolare, la minore intensità agricola e la maggiore percentuale di habitat seminaturali (tra il 46 e il 72% in più) presenti sulle aziende biologiche sono elementi fondamentali per l´esistenza di molte specie vegetali e animali. Ma anche vietando erbicidi nonché pesticidi e concimi di sintesi chimica e ruotando le colture (per preservare la fertilità del terreno) si innescano delle reazioni a catena che vanno a beneficiare anche altri esseri viventi.
Ecco un esempio: no erbicidi > più piante che fioriscono > più insetti > più uccelli
Ti lasciamo un fact sheet a riguardo qui.
In poche parole, un ecosistema intatto e funzionante é un bene per tutti!
Ma allora qual è il problema?
La Lista Rossa delle specie minacciate o in via di estinzione afferma che l’agricoltura intensiva è una delle cause principali del declino delle specie nei paesaggi agricoli. Decenni di continua intensificazione dell’uso del suolo, tra cui l’uso di pesticidi, i fertilizzanti azotati sintetici, l’uso di macchinari pesanti, il consolidamento ed il drenaggio dei terreni, hanno avuto un ruolo significativo nel causare un radicale cambiamento della biodiversità.
Un enorme declino della biodiversità è stato il risultato di:
- agricoltura intensiva,
- introduzione di specie estranee,
- frammentazione degli habitat
- l´abbandono di terreni al bosco in regioni regioni montuose.
- il cambiamento climatico
Per questo l´agricoltura biologica ha meno impatti negativi: nonostante abbia bisogno in media di più superficie per produrre le stesse quantità, non impiega prodotti con alto rischio ambientale come i fertilizzanti azotati sintetici.
Se vuoi sapere di più sui fertilizzanti azotati, ti consigliamo il nostro articolo sul Bio-Blog: https://biologicoregionale.eu/a-come-azoto/
Oltre a conservare la biodiversità, è possibile fare di più, promuovendola e arricchendola.
Stiamo parlando di pratiche agroecologiche che vanno al di là dei fondamenti dell’agricoltura biologica, come la piantumazione di siepi, i sovesci, l’agroforestazione , la partecipazione a progetti di mantenimento di specie agricole antiche, ecc.
Lo sapevi che in Italia ci sono associazioni che promuovono la biodiversità? Ad esempio, Bioland Südtirol ha una direttiva apposita! Scopri di più in fondo a questo articolo.
Bioland come modello: le aziende agricole che aderiscono allo standard Bioland devono rispettare anche una direttiva apposita sulla biodiversità.
Il disciplinare Bioland sulla biodiversità è obbligatorio per tutti i soci dal 2024 e prevede l’attuazione di misure agroecologiche in campo, come strisce fiorite, siepi, aree umide, sfalcio “lento”, varietà antiche o razze regionali in pericolo di estinzione, sovesci e molto altro.
Trovi l’intero regolamento europeo sul biologico qui: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32018R0848